Riconoscere un vino biologico è essenziale per chi desidera fare scelte consapevoli e sostenibili. Ecco alcuni punti chiave per identificare un vino biologico:
Etichettatura: La presenza di certificazioni come il logo "Agricoltura Biologica" dell'Unione Europea è un segno distintivo. Questo logo è una foglia verde composta da stelle bianche.
Certificazioni: Verifica se l'etichetta riporta certificazioni di enti accreditati come ICEA, CCPB, o Ecocert. Questi enti garantiscono che il vino sia stato prodotto seguendo le norme dell'agricoltura biologica.
Ingredienti: Un vino biologico deve contenere uve coltivate senza l'uso di pesticidi chimici di sintesi, erbicidi, e fertilizzanti chimici. Inoltre, i solfiti sono limitati a livelli inferiori rispetto ai vini convenzionali.
Processo di Vinificazione: Anche il processo di vinificazione segue rigide regole biologiche. Sono limitati o vietati alcuni additivi e tecniche di manipolazione come l'uso di lieviti selezionati e chiarificanti chimici.
Molti consumatori si chiedono quale sia la differenza tra vino biologico e vino naturale. Ecco una spiegazione dettagliata:
Vino Biologico: È regolamentato a livello europeo e deve rispettare specifiche norme sia nella coltivazione delle uve che nel processo di vinificazione. E' certificato da enti riconosciuti che verificano il rispetto delle norme biologiche.
L’agricoltura biologica utilizza metodi che rispettano l'ambiente e la biodiversità. Utilizza pratiche agricole sostenibili, senza pesticidi o fertilizzanti chimici. Le uve sono coltivate in modo da favorire la salute del suolo e la biodiversità.
Pur rispettando norme rigorose, consente l’uso di alcuni additivi e interventi tecnologici, seppur limitati rispetto ai vini convenzionali.
Vino Naturale: Non esiste una regolamentazione ufficiale per i vini naturali. Generalmente, i produttori seguono pratiche non standardizzate che promuovono una vinificazione senza additivi chimici e con interventi minimi in cantina.
Oltre a seguire pratiche biologiche o biodinamiche in vigna, evita qualsiasi trattamento chimico o tecnologico invasivo anche in cantina.
La vinificazione è caratterizzata da un approccio minimalista. Sono vietati i lieviti selezionati, chiarificanti chimici e l’aggiunta di solfiti è minima o nulla.
Un vino è biodinamico quando è prodotto seguendo i principi dell'agricoltura biodinamica. Questo metodo utilizza preparati naturali, segue i cicli lunari e planetari, e promuove la biodiversità del suolo. La vinificazione implica interventi minimi e fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, limitando l'uso di additivi chimici. L'approccio biodinamico mira a creare un ecosistema agricolo autosufficiente e sostenibile.