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Chiara Condello ha scelto di produrre dei vini che portassero il suo nome col desiderio di dare un’interpretazione un po’ rivoluzionaria a una terra unica, generosa e contesa come le colline di Predappio; dove le viti affondano le proprie radici in un suolo povero, di matrice calcareo-argillosa e ricco di rocce tufaceo-arenarie di origine pliocenica chiamate Spungone; dove 3 milioni di anni fa c’era il mare. Da li è partita per produrre un vino che fosse la lettura di questa unicità.
Il suo vino esprime l’alto potenziale delle vigne dal quale proviene ed è libero da tutto ciò che c’è di superfluo...un Sangiovese che la rispecchia e nel quale ritrova e mette in pratica le sue idee di viticoltura biologica nel pieno rispetto dell'ambiente.
Una cantina in cui si lavora in modo semplice e in cui le lavorazioni sono manuali, le fertilizzazioni organiche, i diserbi meccanici ed i trattamenti effettuati solo con un utilizzo molto basso di zolfo e rame.
L’obiettivo è di portare in cantina un’uva sana e matura che non richieda alcuna correzione e per questo motivo Chiara segue quotidianamente la vigna e il lavoro in cantina, privilegiando la diversità e il rispetto delle uve.