Vivete l'esperienza della vendemmia da protagonisti insieme a noi!
Raccolta manuale delle uve in vigna, pigiatura a piedi nudi, visita della cantina e pranzo con il vignaiolo: questa la nostra proposta per condividere con voi la vendemmia 2025.
Attività dedicata sia agli adulti sia ai bambini (sotto supervisione dei genitori).
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore 10:30
Arrivo in azienda. Per gestire al meglio l'affluenza è richiesta puntualità.
NB: vi preghiamo di non arrivare troppo in anticipo; non effettuiamo servizio bar.
Ore 10:45
• Spiegazione introduttiva sulla vendemmia: storia e tecniche.
• Distribuzione di 1 forbice e di 1 cesta ogni 2 persone.
Vi consigliamo di indossare abbigliamento sportivo e scarpe da ginnastica.
NB: non sono forniti guanti o altro.
NB: è obbligatorio portare un paio di scarpe di ricambio per accedere alla sala dell'agriturismo dopo la vendemmia.
Ore 11:00
• Camminata verso la vigna e distribuzione nei filari.
• Inizio della raccolta dell'uva a mano in cassetta.
• Trasporto delle cassette a mano in cantina.
• Assegnazione dei mastelli e pigiatura a piedi nudi (consigliamo di portare un piccolo telo).
• Assaggio del mosto appena pigiato.
Ore 12:15
Visita guidata della cantina.
Ore 13:00
Pranzo in agriturismo con menu abbinato ai nostri vini.
È disponibile un menu ridotto per bambini con antipasto misto, primo a scelta e dolce.
NB: vi preghiamo di comunicarci in anticipo se seguite una dieta vegetariana o vegana oppure se avete allergie o intolleranze alimentari.
Ore 15.30
Termine della giornata.
L’11 novembre del 1964 Luigi Calatroni era seduto a un tavolo: di fronte a lui un foglio con il timbro del comune di Montecalvo Versiggia, un documento che avrebbe cambiato per sempre la sua vita e che aspettava solo una firma… la sua!
Quel foglio era un contratto che attestava il passaggio di proprietà dei terreni della Casa Bella dalla famiglia Vecchietti a Luigi. Fino al 1964, Luigi aveva coltivato quelle vigne di pinot nero da mezzadro, come le quattro generazioni che lo avevano preceduto. Il mezzadro era un viticoltore che pagava l’affitto del terreno con la metà della resa del vigneto (e si sa: per un viticoltore le proprie uve sono come figli).
Dopo anni passati sotto il sole e la pioggia a curare la vigna, dopo la terribile campagna di Russia combattuta durante la Seconda Guerra Mondiale e un avventuroso ritorno in patria con mezzi di fortuna, il Vigiö d’la Cà Bela (cosi lo chiamavano) ce l’aveva fatta: aveva conquistato un lembo di terra in valle Versa e l’avrebbe tramandato con orgoglio alla generazione successiva.
Ma passiamo ai nostri giorni. Quante cose sono cambiate negli anni: i trattori sono macchine quasi perfette, la tecnologia in cantina si è evoluta e il concetto di vino non è più quello di una volta.
È mezzogiorno e dalla cucina proviene un profumo di agnolotti appena preparati: Marisa chiama tutti a rapporto… “È ora di pranzo!”. Fausto scende dal trattore controllando bene che il tubo non perda olio, Cristian esce dalla cantina dopo essersi assicurato che tutte le botti siano a posto e Stefano, tornato dalle consegne, chiama le ragazze in ufficio “È pronto!”.
Una famiglia si ritrova seduta a un tavolo davanti a un piatto di agnolotti fumanti accompagnati da una bottiglia di Pinot Nero. Tra il vociare della tavola un pensiero ogni tanto riaffiora… Tutto ciò sarebbe stato possibile se la tenacia di Vigiö non lo avesse spinto a coronare il suo sogno?