








Cantine del Notaio, nel cuore verde della Basilicata, ha dedicato il suo impegno e la sua ricerca ad esplorare tutte le potenzialità enologiche dell’Aglianico che, nel Vulture, trova la sua migliore espressione per una felice combinazione di temperature (con forti escursioni termiche estive e temperature molto alte d’estate), piovosità (assente nei periodi estivi) e suolo per la presenza del tufo vulcanico che “allatta le viti”).
L’azienda dispone di circa 40 ettari suddivisi in aree particolarmente vocate (cosiddette prime zone) di 5 comuni del Vulture (Maschito, Ripacandida, Ginestra, Rionero in Vulture e Barile).
Straordinarie le condizioni di affinamento dei vini in antiche grotte di tufo del 1600, appartenute ai Padri Francescani che si sviluppano su circa 1.500 mq di spazi sotterranei, garantendo un’umidità molto elevata, costante tutto l’anno.
L’azienda, dallo studio scientifico sul vitigno e da un recupero di antiche tradizioni (interpretate in chiave più moderna), produce 16 vini diversi di cui 14 a base di Aglianico del Vulture e gli altri con vitigni quali Moscato, Malvasia, Chardonnay, Fiano e Sauvignon.